Epoca: 1810 - 1850
Sistema: Percolazione o Filtro
Le caffettiere a percolazione o filtraggio rappresentano il primo stadio evolutivo nella preparazione della bevanda rispetto al precedente e diffuso metodo della bollitura. Entrano nell’uso comune intorno al 1817 provenienti dalla Francia. L’acqua calda, scaldata separatamente in altro recipiente, viene versata nella caffettiera per filtrare (percolare) attraverso il caffè in polvere contenuto nel sacchetto di tela o nel cestello di metallo traforato (filtro). Il fornello ad alcool, o il braciere per il carbone, posti alla base delle caffettiere hanno la sola funzione di mantenere calda la bevanda. Questa viene versata in tazza mediante l’apposita spina.
Epoca: 1890 - 1900
Sistema: Percolazione o Filtro
Caffettiere Francesi e Italiane costruite in latta stagnata con pomello in ceramica o legno. Questo tipo di caffettiera diventò molto popolare in Francia. Il sistema a filtro evitava la bollitura del caffè che ne alterava le caratteristiche organolettiche. Inoltre la caffettiera era di semplice realizzazione e uso, tanto che poteva essere realizzata in economica latta stagnata, in ceramica o altri metalli. La caffettiera è divisa in due parti: una parte superiore contenente un filtro alla base, e una parte inferiore munita di beccuccio con tappo di chiusura. Il caffè macinato viene messo sopra il filtro della parte superiore e pressato con un pestello, in modo che l’acqua passi molto lentamente attraverso la polvere ed estragga tutti gli aromi. Quando l’acqua bollente viene versata sopra, il procedimento di filtrazione e infusione è ulteriormente ritardato dalla resistenza dell’aria imprigionata nella parte sottostante dal tappo del beccuccio. Quando la polvere di caffè è completamente impregnata d’acqua il tappo del beccuccio viene sollevato, oppure, come illustrato in uno dei modelli, viene aperta la valvola a “farfalla” posta sopra al filtro e il caffè filtra nel recipiente sottostante.