Grazie a oltre vent’anni di ricerche sono riuscito a selezionare le macchine della mia collezione che presentano uno stato di conservazione eccellente; alcune sono state trovate imballate, nuove e mai usate, altre, invece, come se fossero state rimosse dal bar e in seguito mai restaurate.
Molti modelli sono in uno stato di eccellenza incredibile. La fortuna è stata quella di trovarle in luoghi senza un’eccessiva umidità, (molti elementi delle macchine da caffè sono in ottone cromato o rame e bronzo, particolarmente sensibili alle ossidazioni). In altri casi le macchine erano in pessime condizioni ed è stato quindi necessario un restauro parziale o completo. Dove non era possibile trovare i pezzi originali, sono intervenuto ricostruendo le varie parti, basandomi su documenti originali che certificano il modello prodotto.
Ritengo che la mia collezione sia al 70% nello stato originale di conservazione. Non condivido pienamente il restauro totale: si perdono le tracce dell’usura del tempo che rende affascinante l’oggetto. Ad esempio: un poggia tazze consumato non implica che sia rovinato, anzi, lasciarlo inalterato significa preservare lo stato originale di usura.
Molto collezionisti non condividono questa filosofia, al contrario, io la ritengo molto importante per preservare il più possibile integra la storia del pezzo.